Infiniti e Alessandro Petacchi ambassador
Alessandro Petacchi, ex ciclista su strada italiano, è il brand Ambassador del Centro Infiniti Lucca

Alessandro Petacchi, ex ciclista su strada italiano, è il brand Ambassador del Centro Infiniti Lucca. Ciclista professionista dal 1996 al 2015 vanta 22 vittorie.
Felice possessore di una QX70 3.0 V6 da due anni, ha recentemente provato la Q30 e QX30, dopo averne letto le lodi sulla stampa specializzata. Lo abbiamo incontrato al Centro Infiniti di Lucca ed intervistato per capire le sue impressioni di guida.
Come è approdato a INFINITI e cosa l’ha spinta ad acquistare una QX70?
La prima INFINITI non si scorda mai: durante un soggiorno in Svizzera, nel 2005, vidi la mia prima INFINITI QX70 guidata da Loris Kessel, l’ex pilota svizzero di F1, e rimasi molto colpito dalla linea particolare della vettura che non avevo mai visto prima. A distanza di anni, quando il mio amico Alessandro (ndr: Alessandro Palombo, venditore del CIL) mi invitò a provarne una, fui felice di testare proprio la QX70 che mi era rimasta impressa nella memoria. La tenni per un paio di mesi e me ne innamorai, tanto da non separarmene più.
A parte il design particolare, cosa l’ha convinta che INFINITI QX70 era la vettura adatta a lei? Nella mia attività agonistica sportiva, ho viaggiato parecchio e necessitavo di un mezzo comodo che mi consentisse di effettuare lunghi spostamenti in totale comfort per essere poi riposato e concentrato per la nuova prova. QX70 è comoda, accogliente, ha una posizione di guida elevata che permette di dominare la strada e soprattutto delle tecnologie e sistemi di sicurezza, come ad esempio il cruise control adattivo, che mi hanno convinto da subito. Aggiungo che il suo design distintivo che mi aveva conquistato anni fa, ha esercitato il suo fascino: l’ho scelta nel colore DARK BLACK che è particolarmente aggressivo e rispecchia la mia grinta di velocista che cerca sempre di avere un mezzo sicuro, tecnologicamente avanzato e adeguatamente “competitivo” tra le mani. Ogni volta che incontro i mei colleghi (come ad esempio due settimane fa al ritiro della Nazionale Pre Mondiale di DOA, negli Emirati Arabi) suscito sempre l’interesse e la curiosità generale. INFINITI non passa certo inosservata!
Come si è trovato a provare la INFINITI Q30?
Q30 è tutta un’altra auto: un segmento C premium, sicuramente un’auto perfetta negli spostamenti in città e più maneggevole nel traffico, è molto piaciuta a mia moglie per la linea accattivante e per la comodità a bordo. L’ho provata anche in autostrada e mi ha stupito la buona risposta del motore (Petacchi ha testato una 1.5d DCT e poi una QX30 2.2d AWD) che nonostante sia di cilindrata ridotta è molto agile e scattante ed anche i consumi sono parecchio contenuti. Non me l’aspettavo così maneggevole ed anche i sistemi di sicurezza sono efficienti. Anche la QX30 2.2d AWD mi ha molto colpito, l’altezza da terra maggiorata e la posizione di guida privilegiata è più in linea con I miei gusti : ci ho fatto un pensierino, tuttavia io prediligo le vetture di più grandi dimensioni e maggiore altezza da terra, che mi da sicurezza; inoltre nei mei spostamenti ho bisogno di grande spazio a bordo anche per ospitare mio figlio, gli amici e soprattutto caricare la bici.
Qual è il risultato sportivo che la rende più orgoglioso?
Anche se la mia prima conquista davvero importante, cronologicamente parlando, è stata la maglia rosa ( l’ho indossata per ben 7 giorni, un’emozione unica) sicuramente il mio risultato del cuore è la Milano-Sanremo, per la quale mi sono preparato per lungo tempo: una gara di 300 Km è un obiettivo importante, una sfida cui puntavo da mesi di assiduo allenamento. In gara ci sono variabili che possono penalizzare il lavoro e l’impegno più assiduo: l’altra velocità dipende dal vento che si incontra durante il tragitto, è una sfida estrema. Quando vinsi, avevo impiegato 7 ore e 20 minuti circa perché avevamo trovato vento contrario, ma non mi era pesato. Se parti con la consapevolezza che potresti vincere (ero in un periodo di grande forma fisica e slancio) la concentrazione è tale che il tempo vola.
Qual è la cosa migliore o più divertente che ha fatto con la tua QX70 ?
Ho il ricordo di parecchie trasferte lunghe rese piacevoli dalla guida rilassata e confortevole, ma anche di bei viaggi con la mia famiglia. Un momento particolarmente intenso è stata la complicità con mio figlio di 8 anni quando gli ho mostrato il sistema di frenata a bordo: era estasiato e voleva ad ogni costo provare a guidare anche lui.
Quella volta che … pedalando ha rimpianto di non essere a bordo della sua auto.
Pedalando si attraversa ogni clima possibile, da un eccesso all’altro. Il caldo estremo può essere fastidioso, ma è sopportabile, ci si convive tranquillamente, invece il gelo estremo causato da pioggia fitta e vento tagliente può essere davvero fastidioso. Ho il ricordo di un paio di tragitti faticosissimi sotto le intemperie in cui agognavo il momento in cui mi sarei potuto rintanare al sicuro nella mia QX70, al coperto e al caldo!
La prossima INFINITI nel suo garage sarà…Credo che terrò la mia QX70 ancora per un paio di anni in attesa dell’arrivo della QX Inspiration di cui ho letto e visto molto dopo il lancio al recente Salone dell’Auto di Parigi: mi ha subito conquistato per la linea e la stazza importante. So che INFINITI sviluppa sempre dei modelli stradali molto fedeli ai prototipi che presenta ai Saloni, per cui sono sicuro che il prodotto finale non sarà affatto stravolto rispetto alle mie aspettative. Inoltre sono curioso di conoscere meglio il primo motore con rapporto di compressione variabile VC-Turbo che verrà lanciato dalla Casa: se davvero unirà le alte prestazioni di un motore turbo benzina a consumi ridotti di un diesel, potrebbe fare al caso al mio e di molti altri clienti.
Il suo prossimo progetto di vita?
Fare l’allenatore è il sogno di vita, creando una grande squadra che possa affrontare ogni trasferta, magari a bordo di mezzi INFINITI!
- Silvia Terraneo
- 24 Ottobre 2016