Nissan Altima – test drive in North USA e Canada –
Più di 2.200 miglia per il Nord America al volante della berlina Nissan Altima, 8 Stati e una tappa in Canada alle cascate del Niagara

Care Amiche e Amici di SheMotori questa volta la mia compagna di viaggio la conoscerò solo a destinazione, si perchè ho deciso di fare un lunghissimo test drive oltre oceano fuori dall’Europa direzione?
Stati Uniti e Canada
Massachusetts, New York, Illinois, Michigan, Wisconsin, Minnesota, South Dakota e Ontario.
E cosi con un volo della Delta, apprezzatissimo per il buon pasto all’italiana e la premurosa accoglienza dell’equipaggio a bordo siamo arrivati a Boston!
Molti si sarebbero aspettati un New York…ma troppo presa d’assalto in questo periodo (capodanno) cosi Boston sia!
Freschi e affamati di conoscere la città siamo al Car Rental della Trhifty è la prima volta per noi un noleggio con loro, su internet la vettura media costava circa 500 euro all ‘arrivo si sono aggiunte delle spese e un “telepass” zpass per il pedaggio autostradale arrivando cosi a pagare la vettura per un totale di 800,00 euro circa…
Alla scelta effettiva della vettura nel parcheggio c’erano anche delle Toyota, e una Jeep Compass nuovissima con 150,00 dollari in più … ma abbiamo lasciato stare e scelto una comoda Nissan Altima con gomme four season Michelin le Primacy, uno sguardo dentro: interni in pelle, posizione dei sedili automatica e riscaldamento volante e sedili, davvero super confortevole e spaziosa anche di bagagliaio, una sedan ottima per il nostro itinerario che avrebbe potuto subire cambiamento in caso di bufere di neve …ora si guida!
Gli Stati Uniti sono ancora oggi la meta dei sogni per molti di noi; e in particolare tre sembrano essere i tour che continuano ad affascinare come la costa est, col suo carico di storia e di metropoli, la costa ovest, con il glamour della California e il road trip, cioè il viaggio in auto o in moto alla scoperta dell’America più profonda, a volte quella gelida come è capitato a noi!
Sole, ghiaccio, vento freddo e viste mozzafiato, sono il mix perfetto dal fascino che ci ha stregati!
Boston è la capitale, nonché la città più grande, del Massachusetts. Fondata nel 1630, è una delle città più antiche degli Stati Uniti d’America. Il ruolo chiave che ha svolto durante la Rivoluzione Americana è messo in evidenza dalla Freedom Trail, una strada di circa 2,5 miglia che passa attraverso siti storici importanti per la fondazione della città. Con i suoi palazzi di mattoni rossi e i vicoli stretti mescolati ai grattacieli fra chiese, musei, gite all’aria aperta
Per molti Boston è la città culla degli Stati Uniti d’America, quella del Boston Tea Party e del massacro di Boston. Qui è nato anche l’alfabeto morse per chi non o sapesse..Altri penseranno ad Harvard e al MIT, due fra le università più prestigiose al mondo, che si trovano nella cittadina di Cambridge, altri ancora ai Boston Celtics, la storica squadra di basket dell’NBA, o ai Boston Red Sox, di baseball. A Boston si possono seguire le tracce della Storia, oppure andare in barca a caccia di balene, o alla scoperta di musei e birrerie… Abbiamo prenotato tutti i nostri hotel con #booking e leggendo valutazioni e suggerimenti ci siamo trovati nel cuore con un piccolo hotel in centro alla city, (parcheggi costano tutti cari , in queste grandi città) a differenza di altre grandi città statunitensi, molto piacevole da girare a piedi! Cosa vedere?
Il Freedom Trail il “sentiero della libertà”: si tratta di un percorso di circa 4 chilometri che attraversa la città in lungo e in largo, toccandone le maggiori attrazioni. L’intero tracciato è segnalato da una pavimentazione di mattoni rossi! Comincia dal Visitor Information Center del Boston Common Park, e termina al Bunker Hill Monument di Charlestown, toccando la State House, Park Street Church, Granary Burying Ground, la prima scuola pubblica d’America, la statua di Ben Franklin, un’antica biblioteca, la Old State House, il sito del Massacro di Boston Massacre, la Faneuil Hall, la casa di Paul Revere… in totale, 16 monumenti.
Al 193 di Salem Street, nella zona nord di Boston, si trova la Old North Church, la chiesa più antica di Boston: risale al 1723. La Storia americana, quella con la S maiuscola, è cominciata qui: la notte del 18 aprile del 1775 il sacrestano Robert Newman appese due lanterne sul campanile, segnale concordato con Paul Revere per segnalare l’avvicinarsi, via acqua attraverso il Charles River, delle truppe britanniche. Con una epica cavalcata, narrata in un celebre poema di Henry W. Longfellow, Revere riuscì ad avvertire i capi dell’insurrezione: fu l’inizio della Rivoluzione Americana.
Dal 1743 la Sala Faneuil è il mercato di Boston. La storia della Rivoluzione americana è anche passata di qui: alla Faneuil Hall si sono tenuti molti celebri discorsi di patrioti. Il lungomare di Boston è a pochi passi dove si tengono molti festival musicali e teatrali.
Il polmone verde della capitale del Massachusetts è il Boston Public Garden, un grande parco risalente all’Ottocento. Rappresenta il luogo giusto per far giocare i bambini, per una passeggiata o per un pic-nic all’area o una swan boat, una barca a forma di cigno con cui solcare il laghetto del parco.
Boston è la culla della Rivoluzione americana, e l’orafo-eroe Paul Revere è uno dei patrioti simbolo di quel momento storico. Una visita alla sua casa, trasformata in museo, è un ottimo modo per avvicinarsi a una fase storica fondamentale, e per vedere come si viveva fra Seicento e Settecento nei futuri Stati Uniti d’America. Non scordate il Faro di Boston, il più antico faro degli Stati Uniti. La maggior parte delle isole, e tutte quelle più interessanti, si raggiungono facilmente in traghetto da Boston. I più intraprendenti possono anche imbarcarsi in un tour di whale-watching, per avvistare le balene!
E poi? una visita alla fabbrica di birra Samuel Adams, marchio dedicato al celebre patriota bostoniano
Da Boston ci spostiamo a Syracuse e Rochester: Finger Lakes, il nome della zona deriva dalla caratteristica forma di questi laghi, tutti allungati quasi a formare le dita (fingers, in inglese) di una mano; d’altro canto, questa particolarità è dovuta al fatto che questi laghi erano in origine degli affluenti del lago Ontario poi trasformatisi, nel corso dei secoli, in laghi estesi e particolarmente profondi.
Dal punto di vista turistico, la zona è rinomata per i paesaggi naturalistici e per i percorsi per podisti e ciclisti, ma anche per edifici storici che hanno ospitato nel corso dell’Ottocento la nascita del movimento delle suffragette americane o personalità letterarie come Mark Twain. Inoltre la regione si ricorda per la grande quantità di aziende vinicole, in cui si possono degustare vini locali.
Sono un piccolo intermediario per la grande meta: Niagara Falls, celebri in tutto il mondo sia perché sono a tutt’oggi le più grandi cascate esistenti, sia perché furono protagoniste, nei primi anni ’50, di una grande produzione cinematografica che portò alla realizzazione di Niagara, film con Marilyn Monroe e Joseph Cotten, senza contare la celebre scena all’interno di Superman II. Situate a mezz’ora di macchina da Buffalo e circa un’ora e mezza da Toronto, la principale metropoli al di là del confine con il Canada, le cascate non sono particolarmente alte circa 52 metri di dislivello ma hanno una portata veramente imponente e offrono un panorama scenografico che raramente si può trovare altrove. Pensavamo di vederle ghiacciate e di trovare molta neve invece siamo stati baciati dalle temperature fredde ma dalla vista spettacolare di vederle sia dal lato Usa che dalla parte del Canada…guardate un po’…
On the road siamo molto vicini a Detroit e perchè no? un Salto nella motorcity!
Nota come città dell’automobile, grazie alla fabbrica qui aperta da Henry Ford nel 1902, Detroit in realtà è moltissimo altro. I suoi edifici e i suoi castelli, con la loro architettura raffinata, le sono valsi il soprannome di Parigi dell’Ovest. Detroit ha oggi dimenticato il suo declino, tanto da essere stata inserita dalla Lonely Planet tra le 10 città da visitare nel 2018.
Passeggiamo per le sue vie col naso all’insù: grattacieli Art Deco – Guardian Building e Penoboscot Building – Comerica Tower che della città è il simbolo. C’è poi il Fisher Building, che è considerato il palazzo commerciale più bello degli Stati Uniti e che è stato costruito nel 1928 da Albert Kan, e c’è il Michigan Consolidated Gas Company Building, progettato da Minory Yamasaki. Anche i suoi musei sono degni di nota, a cominciare dal Detroit Institute of Arts che – con le opere di pittori del calibro di Matisse, Rembrandt, Picasso e Van Gogh – è uno dei più meritevoli al mondo. Al suo interno c’è anche un murales, il “The Detroit Industry”, realizzato da Diego Rivera. Un altro museo che vale una visita è il Motown Museum, ex Hitsville House, dove Diana Ross e Steve Wonder registrarono i primi successi.
Oltre all’automobile, Detroit è famosa anche per la musica. Tanti sono i locali in cui ascoltare dell’ottimo blues, jazz e rock. Qui è nato Eminem, e ha casa Madonna. Qui ci sono luoghi come il DTE, l’Energy Music Theatre e il Palace of Auburn Hills, e festival come l’Electronic Music Festival, l’Hip Hop Summer Festival e il Concert of Colors. E se il simbolo di Detroit è lo “Spirito di Detroit”, scultura realizzata da Marshall Fredericks ed esposta al Coleman Young Municipal Center. Da Detroit a Chicago!!! Arrivare alla sera con tutte le luci sfavillanti non ha prezzo! Di giorno e di notte è una straordinaria città! Incanta è la città del Blues Dallo skyline sbrilluccicoso di luci e dal traffico continuo può sembrare New York, ma non lo è. È la città che vanta alcuni dei grattacieli più alti d’America, la città del Mid West nella quale ogni edificio ha una storia unica, quella con il centro più bello di tutti gli Stati Uniti, forse. Imperdibile il Loop, che prende il nome dalla metropolitana sopraelevata che delimita la città. Non tutti sanno che la madre di tutte le strade, la Route 66 inizia proprio nel Loop di Chicago (esattamente sulla parte nord di Adam Street, tra Michigan Ave e Wabash Ave)
Go Chicago
Il Millennium Park è il gioiello più prezioso di Chicago, sicuramente una vetrina per quanto riguarda l’architettura moderna visto che ospita capolavori quali il Pritzker Pavilion, una maestosa struttura d’argento che accoglie ogni anno tantissimi concerti gratuiti, il BP Bridge, il ponte che collega il parco al Daley Bicentennial Plaza attraverso Columbus Drive; attraversandolo si può ammirare lo splendido skyline della città che si specchia sul lago Michigan.
Altra opera famosissima è “il fagiolo” (The Bean), come lo chiamano gli abitanti di Chicago, ovvero il Cloud Gate, una scultura d’argento liscio del peso di più di cento tonnellate dalla inequivocabile forma a fagiolo. Anche la Crown Fountain richiama moltissimi visitatori: si tratta di una fontana che proietta le facce dei cittadini facendo fluire l’acqua da una fessura nello schermo: il meccanismo è così efficace che sembra che i visi sputino realmente l’acqua dalle loro bocche e i bambini restano affascinati tanto da soffermarsi per quasi un’ora davanti alla fontana!
Proprio qui c’è l’edificio più alto di tutti gli Stati Uniti (o meglio, lo è stato dal 1973 al 1998), la Willis Tower: 110 piani per 443 metri di altezza, solo il Pentagono ha una superficie più grande di questo grattacielo. Passeggiare sullo Skydeck del 103° piano vi farà sentire come se camminaste sulle nuvole.
Ma non solo la Willis, anche il Chicago Board of Trade vi lascerà a bocca aperta con il suo stile art déco, così come il Rookery (palazzo che deve il proprio nome ai piccioni che ci si appollaiavano).
L’Art Institute of Chicago, secondo museo d’arte degli Stati Uniti, nella collezione anche dipinti diimpressionisti di George Seurat ma sono presenti anche tele di Picasso, Mirò, Cézanne, Chagall, Monet, Renoir
il Navy Pier, quello che era un tempo il molo principale. Si potrebbe definire il centro focale di Chicago, il fulcro, la terrazza e chi più ne ha più ne metta. poi?
Non perdetevi la nostra ricetta dei Brownies, che proprio a Chicago sono stati sfornati per la prima volta: un buon motivo per assaggiarne qualcuno nelle pasticcerie della città.
Da Chicago a Milwaukee chiunque abbia visto Happy Days, non può non conoscere il nome di città del Midwest americano in Wisconsin.
Sebbene la città sia legata a doppio filo al telefilm, il personaggio di Fonzie, interpretato da Henry Winkler, è immortalato in una statua in centro città, il Bronze Fonz, in realtà, specie per gli americani, è il simbolo di due cose “very american”: la Birra Miller e l’Harley Davidson.
Dove noi siamo stati e ci siamo persi dalla prima motocicletta ora una bici alle prime moto Harley con gomme chiodate, da qui sono nate con leggendarie race in salita non potere non passare di qui e non fermarvi .. anche poi per un buon panino al Motor Restaurant…e una vedere dal vivo una partita NBA all’Arena? Milwaukee Bucke vs i Toronto Raptors l’atmosfera che si respira qualcosa di meraviglioso dalle intere famiglie che partecipano al calore per lo sport del basket alla grande compostezza educazione e saper vivere…
Quante magnifiche esperienze e via io navigatore oggi è impostato verso la terra sacra dei SiouX
Il South Dakota è considerata la terra delle infinite diversità, dal clima al paesaggio, alla storia. E’ il sedicesimo Stato, per grandezza, degli Usa. L’introito maggiore arriva dall’agricoltura, con le vaste produzioni di fieno, mais, segale, miele, grano… tutto quello che enormi distese di terreno possono permettere e poi il turismo che si trasforma in libertà, per i suoi enormi spazi…
Oggi più di 62mila nativi americani vivono in South Dakota. Molti di loro sono Dakota, Lakota o Nakota (dai tre dialetti della stessa lingua parlati dalle varie tribù). Meglio conosciuti – tutti – con il nome di Sioux. E il loro spirito di vita rimane quello di sempre: l’equilibrio tra le cose dell’universo. Un equilibrio raggiungibile perseguendo “woksape” saggezza, “woohitika” coraggio, “wowacintanka” fortezza)e “wacantognaka” generosità.
Non ci siamo arrivati ahimè ma prima o poi le vedremo voi non perdetevi le Black Hills dove si trova anche il Mount Rushmore Nationale Memorial: quelle enormi sculture che rappresentano i volti di quattro presidenti statunitensi George Washigton, Thomas Jefferson, Theodore Roosvelt e Abraham Lincoln incastonati nella montagna. E poi anche Il Crazy Horse Memorial – che si trova nelle Black Hills – è una enorme scultura che emerge dal fianco di una montagna.Il Crazy Horse Memorial – che si trova nelle Black Hills – è una enorme scultura che emerge dal fianco di una montagna.
Facciamo un focus sulla fauna locale: il bisonte rimane un animale importantissimo per i Lakota, i Dakota e i Nakota, e quindi per il South Dakota. La leggenda narra che il Grande Spirito assunse la forma di una bestia il bisonte, appunto per nutrire il suo popolo che moriva di fame.
Oggi, molte delle tribù di indiani del South Dakota allevano mandrie di bisonti. Splendide da vedere nella cornice naturale del South Dakota.
Considerate anche che in South Dakota non esistono solo gli indiani… ci sono anche altre cose da vedere. La città di Rapid Ciy, per esempio, dove potreste fare l’esperienza di trasformarvi in veri cowboy. La città risente ancora di quella sua origine di centro minerario. La scoperta dell’oro nelle Black Hills nel 1874, infatti, attirò in questa zona del South Dakota gente d’ogni tipo. Cercatori d’oro e di fortuna. E di avventure…come la nostra che per ora arriva a Minneapolis dove ci aspetta il volo di rientro …un punto di arrivo ma anche un punto di partenza per la prossima e per continuare da qui …
Ad ogni modo sappiate che Minneapolis ha molto da offrire a chi deciderà di organizzare un itinerario nel mid west americano. In questa città, che si sviluppa lungo il corso del fiume Mississippi, a farla da padrona sono la natura con i suoi numerosi laghi e gli edifici moderni e funzionali che ospitano musei, teatri e centri commerciali. E qui vicino ci è sfuggito il più grande centro al coperto di tutti gli Stati Uniti, il Mall of America…
Altima consegna si torna in Italia …
La compagna di Viaggio: la Nissan Altima
E’ una berlina, è il modello di auto più amato dagli americani dopo i big Suv …si perchè qui si viaggia sempre in super spazio e comodità!
Interni in pelli sedili e volante riscaldabili, sistemi di assistenza e sicurezza sempre attivi a farci sentire a casa nostra a bordo di lei..
La Altima è un’autovettura mid-size prodotta dalla Nissan dal 1992, dove te saper che la prima generazione di Altima, che fu chiamata inizialmente Nissan Stanza Altima, era una berlina quattro porte a trazione anteriore meccanicamente simile alla Nissan Bluebird.
Il motore era un quattro cilindri in linea da 2.4oo cc da 152 CV di potenza. Il cambio era manuale a cinque rapporti oppure automatico a quattro rapporti.
La nostra è ovviamente automatica e con il cyuise control si arriva dritti alla meta senza nessuna stanchezza di guida.
Il nostro modello è equipaggiato con le Primacy for season Michelin e ghiaccio e neve non li temiamo.
Punto favorevole sono i consumi e il costo contenuto della benzina 2,90 dollari in media. Abbiamo percorso oltre 2.000 miglia davvero molte ma il confort elevato anche in unlungo viaggio ha avuto la meglio e siamo piacevolmente soddisfatti. Sempre vigili ai limiti e alla polizia in borghese, perchè abbiamo trovato tanti e tanti controlli.
Il bagaglio spazioso ha fatto da custode a due troll grossi un valligiane un paio di zaini e borsa, insomma dobbiamo essere soddisfatti di questa scelta e soprattuto fortunati per il meteo favore in questo periodo dell’anno (gennaio) dove negli ultimi anni ci sono state abbondanti nevicate…
Dopo questa meravigliosa esperisce viene voglia di premere sullo start e ripartire subito……ci mancano ancora tanti Stati qui …e il mondi ci aspetta!
#Stay tuned #shetester #shemotori #ontheroad #wonderlust
- Silvia Terraneo
- 21 Gennaio 2019