Furti motoveicoli: solo uno su tre viene ritrovato
Rubati ogni giorno circa 70 motoveicoli. In vista dell’estate, da LoJack 5 consigli utili per non farsi rubare moto e scooter.

Nel 2020 ogni giorno sulle strade italiane sono stati rubati circa 70 motoveicoli (25.273 nell’intero anno), 3 ogni ora. Di questi solo 9.336, il 36%, hanno fatto ritorno a casa. In sei Regioni (Campania, Lazio, Sicilia, Lombardia, Toscana e Puglia) si è concentrato oltre l’80% del fenomeno.
L’Honda SH è di gran lunga il modello preferito dai ladri, seguito da Liberty e Vespa.
Sono questi i principali dati e trend che emergono dal “Dossier sui Furti di Motoveicoli 2020”, elaborato da LoJack, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sui motoveicoli e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report interni sul fenomeno. Come prevedibile, lo scorso anno ha visto una significativa riduzione delle sottrazioni di motoveicoli, principalmente a causa delle limitazioni alla circolazione (in vigore in diversi periodi dell’anno passato) che hanno tenuto le due ruote a motore lontane dalla strada, aumentato i controlli e di conseguenza frenato le attività criminali. Nonostante la diminuzione registrata, ogni giorno sulle strade italiane sono stati prelevati forzosamente 70 motoveicoli (3 ogni ora). Al trend dei furti in calo (-25% vs 2019) si è accompagnato una pressoché identica tendenza nei recuperi, che ha tenuto la percentuale dei ritrovamenti sotto la soglia del 40%, al 36%.

Le aree più a rischio
Il fenomeno dei furti di motoveicoli appare oggi fortemente concentrato in 6 Regioni del nostro Paese (Lazio, Sicilia, Campania, Lombardia, Toscana e Puglia), che da sole raccolgono l’81% degli episodi criminali: 8 casi su 10 si registrano in queste aree.
A guidare la classifica delle Regioni meno sicure per i possessori di motoveicoli è la Campania con quasi 6.000 furti (5.896), seguita da Lazio (4.349), Sicilia (4.251), Lombardia (3.083), Toscana (1.564) e Puglia (1.272). In queste aree, le possibilità di tornare in possesso del proprio mezzo si riducono ulteriormente, al di sotto della già bassa media nazionale. In Campania addirittura solo 1 motoveicolo rubato su 5 viene ritrovato. Le probabilità di recupero mediamente si riducono drasticamente nei territori in cui avviene il maggior numero di furti, a ulteriore conferma della professionalizzazione del fenomeno, non più in mano a bande criminali improvvisate, ma inserito all’interno di reti ben organizzate che operano con tempestività, alimentando un mercato internazionale di mezzi e pezzi di ricambio e rendendo più difficile l’attività di contrasto delle Forze dell’Ordine. Nell’attuale contesto economico, l’industria dei furti di moto trova linfa vitale nella crisi economica acuitasi negli ultimi 17 mesi a causa della pandemia e nel crescente interesse delle organizzazioni criminali per questo redditizio business che oggi si serve di tecniche e modalità sempre più ingegnose di furto in grado di beffare il proprietario del motoveicolo.
I modelli preferiti dai ladri
La top ten dei modelli più rubati conferma il tradizionale primato incontrastato dell’SH (6.887 casi nel 2020): 1 motoveicolo rubato su 4 è SH. Staccato di oltre 4.700 unità, con 2.094 sottrazioni, si trova il Liberty, seguito da Vespa (1.844), Scarabeo (1.726), Beverly (937), T-Max (513). La classifica si chiude 4 modelli che, in media, registrano meno di 400 furti l’anno, Agility, People, APE e Majesty.
“La pandemia ha solo rallentato il trend dei furti di motoveicoli, una piaga sociale che vede l’Italia ai primi posti a livello europeo”, osserva Maurizio Iperti, Senior VP LoJack EMEA e AD di LoJack Italia, “Si conferma la sua diversificazione a livello geografico: nel Nord Italia le moto vengono rivendute intere o a pezzi; nell’Italia centrale i furti alimentano un mercato internazionale di moto rubate dirette verso i Paesi dell’Est; nelle Regioni meridionali i furti avvengono in modo più tradizionale, tramite effrazione; a Napoli vengono messi a segno soprattutto per compiere altri reati o per rivendita. L’unica contromisura per motociclisti e scooteristi è dotarsi di sistemi antifurto in grado di cogliere di sorpresa il ladro, prima che sia troppo tardi”.

5 consigli utili per non farsi rubare la moto d’estate
In vista dell’estate e alla luce della ripresa del trend dei furti dopo le riaperture delle attività e della mobilità nel nostro Paese, ecco un breve vademecum con consigli per tenere al sicuro la propria moto:
- Parcheggiatela sempre in luoghi illuminati, vicino a zone trafficate. Evitate zone appartate. Ancor meglio se il parcheggio non è vicino alla strada. In questo modo sarà più difficile caricarla su un furgoncino e portarla via.
- Utilizzate un antifurto meccanico, legando a qualcosa di solido (ad esempio un palo di un segnale stradale) una parte della moto difficile da smontare (telaio o forcella). L’ideale è posizionare l’antifurto (catena spessa d’acciaio) sospesa dal piano stradale, in modo da non facilitare il ladro nel taglio con l’eventuale “tronchese taglia-bulloni manuale”. Questo tipo di antifurto allontanerà i ladri più improvvisati e nel peggiore dei casi gli farà perdere tempo, con il rischio di essere scoperti.
- Dotatevi di un sistema con allarme sonoro in grado di attirare le attenzioni dei passanti.
- Dotate la moto di un efficace sistema che consenta alla Forze dell’ordine di rintracciarla rapidamente in caso di furto. In tal caso, sarà fondamentale non lasciare a bordo alcuna documentazione informativa sulla presenza del localizzatore, il ladro potrebbe approfondire ulteriormente la ricerca per metterlo fuori uso. Trascorse 48 ore dal furto nel 90% dei casi, a seconda delle diverse aree del Paese, la moto sarà stata già cannibalizzata in qualche deposito segreto in cui le due ruote vengono smontate rapidamente e i pezzi instradati nel redditizio mercato nero dei ricambi oppure sarà oggetto del cosiddetto “cavallo di ritorno” con la proposta al proprietario di riacquisto della moto sottratta.
- Utilizzate un telo per coprire la moto dove è possibile, soprattutto quando viene parcheggiata in un box; in genere il ladro va in cerca di un determinato veicolo, non danneggiato ed ancor meglio quando lo stesso è dotato di accessori costosi; nascondere queste informazioni primarie potrebbe spingere il ladro a ignorare la vostra moto.
- Silvia Terraneo
- 28 Luglio 2021